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"Sermone di Teresa Albarelli Vordoni ad Anna de Fratnich Salvotti" Poligrafo fasc. XVI ottob. 1831 [PREFACE]
[p. 3] « Illustriss. Signora Contessa ». « Quanto alle poesie della signora Vordoni, io le ho già assaggiate; e quello che dissi già, e raffermai a molti, ed in ispecialità al Cav. Pindemonti, ridico a lei, che mi sembrano assai belle e piene di spirito poetico, da potersene qualunque scrittore tenere d'assai, e quello che io ho notato singolarmente, si è la pratica della lingua, nella quale la detta Signora si mostra assaissimo innanzi. Queste lodi non veggo io troppi in Verona, a cui mi dia l' animo di poter dare sinceramente ». « Di Casa li 3 Settembre 1827 ». «Suo Devotissimo Servidore Dopo un tanto sincero, ed imparziale giudizio, chi
non esalterà a cielo la nostra poetessa, e chi non si
farà un pregio di ingemmare un Giornale colle dotte
di lei produzioni? Se non che certamente non poteva
darsi soggetto migliore di questo nè circostanza più
interessante, ove vogliasi considerare, che ad una illustre
pittrice viene indirizzato il carme, e che ragionasi
in esso di quel ch. Dott. De Rossetti, che noi
ricordiamo sempre a cagione d' onore. Alla sig. Vordoni
pertanto noi porgiamo i più vivi ringraziamenti
per aver voluto esserci cortese di permettere la
(1) Per la stessa occasione del Battesimo del figlio della Salvotti, pubblicò un elegante e felice sonetto la signora Edvige De Battisti di S. Giorgio De Scolari, giovane assai informata nella bella letteratura, e dotata di sommo spirito, le produzioni della quale, per più volte inscrite in questo Giornale, ebbero ad essere universalmente applaudite.
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