PREFACE

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Cesare Guasti trascrisse, e noi sulla sua trascrizione esempliamo, questa Lettera da soggiungersi alla seconda fra le settantadue che della Alessandra Macinghi negli Strozzi egli pubblicò nel 1877; libro ormai noto e caro agli studiosi e ad ogni anima gentile.[Note-1] E che sia questa una delle più belle, basti ch'ella è una delle più materne; e perciò di ottimo auspicio la sua pubblicazione nelle nozze di discendenti da quello che il Guasti chiamava « il più storico ramo degli Strozzi »,[Note-2] e dava giusto merito alla veneranda gentildonna di averlo ella conservato a Firenze, opponendo contro le partigiane proscrizioni la costanza paziente di madre, e quella virtù soave a un tempo e gagliarda, per la quale, a' giorni tristi, più tenace nell'animo femminile è, come la fede nel meglio, così la speranza.

Di tali sentimenti e virtù anche questa lettera è documento nobilissimo: i personaggi della quale, Filippo,
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a cui è diretta, e Lorenzo, primo e secondo geniti della valente vedova, e Matteo garzoncello che presto poveretta! doveva morirle, e Niccolò Strozzi cugino del padre loro e che di padre adempiva le parti, e Iacopo fratello di Niccolò, e la Caterina maritata a Marco Parenti, e la Alessandra che poi fu a Giovanni Bonsi, chi voglia conoscerli anzi come vive persone conversarli, cerchi il libro al quale ci pare aver qui dato breve, ma assai accettevole, appendice.

La lettera a cui questa vien dietro è quivi stesso indicata, « A di 4 di questo ti scrissi »; e così alcune cose qui accennate ricevono luce da quella o dalle illustrazioni che il Guasti vi appose. Aggiungemmo, com' egli fece a tutto il volume, qualche noterella dichiarativa.

I. D. L.

FACSIMILE OF LETTER

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NOTES

1. Alessandra Macinghi negli Strozzi. Lettere di una gentildonna fiorentina del secolo XV ai figliuoli esuli, pubblicate da CESARE GUASTI. In Firenze, G. C. Sansoni editore, 1877.

2. A pag. IX del Proemio.