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Lettere di una gentildonna fiorentina del secolo xv ai figliuoli esuli Frontmatter and Commentary Edited by Cesare Guasti Firenze: G. C. Sansoni, 1877 LETTERA CINQUANTASEESIMA: ANNOTAZIONI |
ANNOTAZIONE A
[p. 496] Giovanna di Francesco Strozzi fu moglie di Agnolo di Filippo Pandolfini, e madre conseguentemente di Giannozzo che fu padre di Pandolfo. E una sorella sua era entrata nel 1451 in casa Strozzi. La Nazione fiorentina in Napoli si era eletta per Console Lorenzo Strozzi; dispiacendo a Firenze, che avesse scelto per l'appunto un esule. Lunga e seria faccenda fu questa, di cui parlano molte lettere, e segnatamente di Marco Parenti. Anche in queste dell'Alessandra se ne torna a ragionare. Pandolfo Pandolfini, andato oratore a Napoli con Luigi Guicciardini (ved. pag. 371), aveva finito la sua ambasceria: ma (dice Vespasiano da Bisticci, nella Vita che compose di lui) « fu scritto a Luigi che se ne venisse, e Pandolfo vi restasse, per la grande grazia che aveva apresso del Re, come si di poi dimostrato per quello ch'egli ha fatto a' figliuoli ».
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